Eterni Fanciulli


Ora osservo soprattutto i movimenti corporei dei monti, delle acque, degli alberi, dei fiori. Tutto mi richiama alla memoria i movimenti analoghi del corpo umano, i moti analoghi di gioia e di sofferenza […]. Egon Schiele (1890/1918)

Tra quegli artisti che agli inizi del '900 furono pionieri di una nuova concezione dell'arte e che posero le basi di un fare artistico che tutt'oggi influenza ciò che noi chiamiamo arte contemporanea, il progetto Eterni Fanciulli vuole ricordare figure di spicco come Egon Schiele, Antonin Artaud, Giuseppe Ungaretti che più di altri esplorarono il mondo del disturbo mentale, o della follia indotta dai conflitti armati, raccontando senza troppi pudori il disagio umano della propria società. La Bottega Buffa CircoVacanti come gruppo di ricerca in arti sceniche e musicali attraverso questo progetto vuole sottolineare l'importanza e la responsabilità che l'arte ha di mettere in luce ciò che la società non vuole vedere e nasconde, a discapito di una convivenza solidale e senza discriminazioni, a discapito di quella che in sociologia viene definita ecologia dei rapporti umani. Il progetto è un' indagine artistica, un viaggio poetico nell'universo del disturbo comporta-mentale inteso come spazio di incontro culturale, ovvero quel luogo in cui la differenza costituisce uno stimolo a superare le abitudini comunicative di ciascuno per trovarne altre capaci di connetterci con l'altro, aldilà dei linguaggi, delle provenienze, delle culture e, come nel caso specifico, delle forme logico-espressive. La direzione artistica si concentrerà dunque sulla poetica della follia con particolare attenzione sul linguaggio dei disequilibri comportamentali estetici e psicofisici, portando a modelli e come basi di ricerca rispettivamente il mondo artistico visionario degli inizi del '900 e il mondo della senilità. La successione degli spettacoli segue una riflessione precisa sugli incontri tra esseri umani che a volte provocano eterne complicità e a volte forti disagi relazionali che sfociano in un sentimento di solitudine. Si apre la rassegna con due spettacoli che trattano di relazione e si chiude, appunto, con due spettacoli che vedono in scena relativamente la voce solitaria dell'artista che si fa carico di una possibile soluzione delle sofferenze e dei disturbi sociali attraverso la sublimazione dell'arte, e la figura del poeta soldato che trova nella sua penna miglior arma che il fucile.

Progetto dedicato al percorso già tracciato dal Progetto Sciamano – Teatro delle Differenze e dei Dialoghi - e dalla poetica della Tragedia dell'Arte – progetto di ricerca teatrale a partire dall'opera pittorica di E. Schiele - della Scuola Sperimentale dell'Attore di Claudia Contin Arlecchino e Ferruccio Merisi.

Artisti ospiti I ed. : Claudia Contin Arlecchino, Ferruccio Merisi, Stefano Gava, Lucia Zaghet, Giulia Colussi, Gelsomina Bassetti, Laura Mirone, Alessio Dalla Costa.